Riviera_Ulisse_Ricordo_Ritorno_Omero

Cosa significa ricordare? Cosa si ricorda? Chi è che ricorda? Siamo noi a ricordare o è il ricordo che abita in noi? Chi o cosa invochiamo quando proviamo a ricordare? È la memoria che ci fa essere quel che siamo o, viceversa, riusciamo a vivere perché dimentichiamo? Ricordare non è al tempo stesso un ritornare? Ma ritornare dove? O, meglio, quando? Il tema del ritorno, come il ricordo a cui si accompagna, è uno degli elementi fondativi della tradizione occidentale. Il viaggio di Ulisse è tra i tanti ritorni degli eroi achei, quello più famoso e incarna il viaggio stesso dell’uomo nell’esistenza. 

Ulisse ritorna perché ricorda, ricorda la sua Itaca, la moglie, figlio, il padre, ricorda e per questo viaggia verso casa, per questo motivo anche quando è sul punto di perdersi, di lasciarsi sprofondare nell’oblio che regna nella terra dei mangiatori di loto, o nella beatitudine ferina presso Circe o amorosa presso Calipso. È il ricordo che lo spinge a riprendere il viaggio, è l’immagine di Itaca che lo porta, è il ricordo di quello che fu che lo rende umano e lo distingue dall’eterna beatitudine degli dei e dalla cieca soddisfazione animale. Ma al tempo stesso il ricordo, il rimembrare è esso stesso un viaggio, un viaggio dell’anima verso il passato, un inoltrarsi nelle terre, o nei mari semisconosciuti di quel che è stato ma non smette di essere.

E solo ripercorrendolo altre infinite volte il passato può diventare davvero nostro e proiettarci verso il futuro, verso un nuovo viaggio, verso quel che saremo. Ritornare e rimembrare significa essere umani, sono l’essenza dello stare al mondo dell’uomo, della sua ricerca su chi è, sull’enigma che ogni uomo è per se stesso. Enigma che è alla base anche delle moderne scienze dell’anima e delle neuroscienze, oltre che alla base della poesia, dell’arte e della filosofia. Ricordare significa ritornare alla propria essenza, comprendere chi siamo stati per capire chi siamo, per diventare, finalmente, ciò che siamo.

Lo Human Festival ha progettato un percorso esperienziale che ci condurrà nei luoghi del mito e della storia della nostra civiltà: il Circeo e i suoi luoghi, per respirarne l’atmosfera, per conoscerne la storia e catturarne le suggestioni. L’itinerario che percorreremo insieme mira a sollevare gli interrogativi che i giovani partecipanti si pongono affinché la propria esistenza abbia senso, attraverso il confronto con le testimonianze del passato, ma anche con le suggestioni del presente, con diversi codici artistici e scientifici, l’incontro con altre realtà e altre persone, per cercare risposte e porre domande insieme agli altri. Ciascuno formulerà risposte diverse e originali, ma la sfida sarà la necessità di comprendere quali sono quelle che più validamente possono rappresentare l’Uomo di oggi e il suo confronto con il mondo in cui progetta se stesso e la sua vita.